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Erasmus +: Learn it - Do it - Work it


Erasmus +: Learn it - Do it - Work it

Insieme alla nostra scuola partner di Mannheim abbiamo ottenuto quest’anno il finanziamento per un progetto Erasmus+ che ha come priorità la lotta all’abbandono scolastico, il potenziamento della motivazione allo studio e al lavoro, l’ inclusione di alunni in condizione di svantaggio e lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza all’interno della formazione professionale.

Il nostro progetto si chiama Learn it - Do it - Work it, e prevede la collaborazione fra 5 alunni del nostro Istituto e 5 alunni in formazione professionale duale della Justus-von-Liebig-Schule che si aiuteranno, attraverso il lavoro comune in laboratorio e varie attività appositamente studiate, a superare qualche problema di apprendimento o motivazionale e a rafforzare la propria autostima e la propria volontà di terminare con successo il percorso di formazione intrapreso. Il progetto prevede una visita degli alunni tedeschi nel nostro Istituto verso la fine di febbraio e il viaggio dei nostri alunni a Mannheim nella settimana dal 18 al 24 marzo 2018.

Già nelle numerose esperienze svolte negli anni passati, abbiamo visto quanto è importante dare ai nostri ragazzi l’opportunità di confrontarsi con coetanei che - a volte dovendo superare qualche difficoltà cognitiva - sanno condividere la loro passione per la professione e possono guidare e supportare i nuovi amici italiani nell’apprendimento “sul campo” della lingua tedesca. I Consigli di Classe delle quarte che studiano il tedesco come seconda lingua straniera hanno già individuato i 5 alunni che parteciperanno al progetto, selezionandoli tra quelli a cui potrebbe giovare un input motivazionale di natura un po’ diversa dal solito.

 

Il seguente articolo (VEDI ALLEGATO) è apparso nella “Mannheimer Post” del 20 febbraio 2018. Riassume in breve il progetto che è stato inaugurato durante una breve festa presso la Justus von Liebig Schule di Mannheim (Germania), nostra scuola partner ormai da moltissimi anni. Si tratta di un progetto finanziato dalla comunità Europea con il titolo “Leran it – do it – work it” e che ha come tema principale il contrastare l’abbandono scolastico tramite esperienze all’estero.

Durante l’evento è stato fatto un collegamento via skype e il Dirigente Scolastico Prof. Carlo Marzolo ha potuto così salutare “di persona” la nuova Dirigente della Justus e le colleghe coinvolte nell’attuazione del progetto sottolineando la preziosa collaborazione augurando a tutti in buon lavoro. () Gli ospiti di Mannheim saranno nel nostro istituto dal 25 febbraio al 03 marzo. Mentre la nostra delegazione andrà a Mannheim dal 18 al 25 marzo.

Ci fa piacere aver trovato riscontro anche nella stampa locale e quindi desideriamo condividere l’articolo che ci è stato dedicato.

Le referenti del progetto

Gabriella Orlandini e Renate Gilli

Il giorno 18 gennaio 2018 si è svolta a Mannheim, alla presenza di numerosi invitati, l’inaugurazione ufficiale del Progetto Erasmus+ “Learn it - Do it - Work it”.

Non potendo partecipare di persona all’evento, il nostro Dirigente Scolastico Carlo Marzolo, la Responsabile del Progetto prof. Gilli, la prof. Orlandini e tre alunne di 4bc e 4bs si sono collegati con Mannheim via Skype, per poter porgere ai presenti i saluti da parte di tutto il nostro Istituto.

Riportiamo di seguito l’intervento che il nostro Dirigente ha pronunciato per l’occasione.

 

Buongiorno e grazie.

Vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che hanno lavorato per arrivare alla giornata di oggi, giornata che rappresenta certo una partenza, un inizio, ma che è anche - di per se stessa - il punto d'arrivo, il traguardo di un lungo e intenso lavoro di preparazione. Ringrazio per questo la Preside dell'Istituto Justus von Liebig, Prof. Marianne Sienknecht, e le docenti Anna Merz e Sandra Heinz, che hanno curato - con la competenza e l'esperienza di sempre - il progetto Erasmus cui oggi diamo avvio.

Mi sia permesso di ringraziare anche le docenti che per la nostra scuola da tanto tempo coltivano questo importante rapporto di collaborazione con l'Istituto Justus von Liebig: prof.sse Orlandini e Gilli.

Insieme, da anni, le docenti di Mannheim e le docenti di Abano svolgono un lavoro straordinario, di altissima qualità, con uno stile e una passione che fanno onore alla professione docente e qualificano nel modo migliore le istituzioni scolastiche di appartenenza.

Il progetto Erasmus che inauguriamo si pone in continuità con un rapporto tra le due scuole che risale a ben 12 anni fa e che ha sempre dato grandi soddisfazioni anche sul piano delle relazione umane. Mi piace sottolineare che questa continuità non è venuta meno né ha avuto alcun momento di incertezza per il fatto che - nel giro di 12 mesi - la Dirigenza di entrambe le scuole ha vissuto un avvicendamento. Le esperienze di valore, infatti, quelle costruite su basi solide, hanno una forza che va oltre le singole persone, alle quali credo comunque sia doveroso oggi esprimere tutta la nostra riconoscenza e stima per aver contribuito a creare e far crescere questi importanti processi di collaborazione. Mi riferisco naturalmente alla Preside Elsbeth  Ruiner e al Preside Luigino Grossele cui va il nostro affettuoso saluto.

Per la prima volta, il progetto Erasmus sul quale ci accingiamo a lavorare si incentra sul tema del contrasto alla dispersione scolastica e all'abbandono.

Si tratta di un problema sentito e diffuso, che chiama in causa le finalità più alte che sono proprie di un'istituzione scolastica: la promozione umana e sociale dell'individuo, l'equità sociale e le pari opportunità, la promozione della mobilità sociale, l'inclusione delle diversità che ognuno porta con sé.

Anche nel nostro Istituto non sono rari gli alunni che lungo il percorso perdono la motivazione e non conseguono il Diploma finale. Alcuni per motivi personali, altre perché le condizioni socio-economiche in cui versano rendono loro impossibile superare un momento di difficoltà o, comunque, portare a compimento gli studi.

Ecco: quando si parla delle nostre scuole come "scuole di eccellenza", mi piace pensare che con questa espressione non ci si riferisca solo al prestigio di cui esse godono nei territori di riferimento, né all'ambizione - del tutto legittima - di formare professionisti di altissimo livello, che possano ottenere grandi successi nella vita e far volare alto il nome della scuola da cui provengono. "Eccellenza" è anche adottare un'organizzazione fortemente inclusiva, dare nuove opportunità a chi sembra non averne, credere nelle persone che non credono a se stesse, offrire un percorso a chi apparentemente si trova in un vicolo cieco.

Credo sia anche questo ciò che il nostro progetto Erasmus si propone, offrendo la speciale opportunità di un soggiorno formativo all'estero ad alunni che sono, per ragioni diverse, a rischio di abbandono.

E in questa finalità è bello riconoscere i valori più profondi che uniscono in una Comunità i Paesi Europei: la solidarietà, la pace, lo sviluppo inclusivo, i diritti delle persone.

Il valore simbolico di ciò che facciamo si affianca al valore pratico e immediato delle azioni progettuali che mettiamo in atto. Praticando la collaborazione tra le nostre Istituzioni scolastiche e lavorando sui valori dell'inclusione e della promozione della persona, insegniamo a noi stessi e ai nostri alunni ad essere cittadini d'Europa. E quanto questo è essenziale di questi tempi lo dimostrano i fatti di tutti i giorni.

Ancora grazie, quindi, per l'opportunità di portare avanti assieme questo progetto e buon lavoro a tutti!

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