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STAGE PROFESSIONALI ALL’ESTERO

 

 

STAGE PROFESSIONALI ALL’ESTERO

Nel caso il progetto venga accettato dalla UE, si tratta della possibilità per 30 studenti di effettuare lo stage di classe quarta in uno stato dell’UE finanziato con fondi UE.

 

 

2.Referente del progetto

Proff. sse Maria Cristina Todeschini, Alessandra Garrì, Renate Gilli

 

3.Obiettivi

Didattici e Formativi

  • Il progetto rientra nell’ottica di potenziamento della collaborazione tra mondo della scuola e mondo del lavoro prevista anche e soprattutto nell’ultimo DDL.
  • Effettuare lo stage di quarta all’estero significa fare un’esperienza arricchente sia in termini umani, che sociali: Oltre alla pratica della lingua straniera in contesto autentico e alla visita di una località estera, lo studente potrà infatti comprendere altre culture e altri modi di lavorare e socializzare. Inoltre lo studente avrà l’opportunità di poter inserire un’esperienza all’estero nel proprio CV.
  • Il progetto inoltre incontra gli obiettivi del MIUR in tema di internazionalizzazione europea della scuola, e in particolare sostiene la cooperazione transnazionale, coerentemente con il Regolamento CE 1304/2013

Destinatari: alunni di classe quarta

 

4.Durata

Circa un mese di stage, preceduto da circa 20 ore di preparazione linguistica e pedagogica (finanziata). Il progetto verrà presentato a febbraio 2016, ma le attività potranno iniziare a settembre e la realizzazione degli stage potrebbe avvenire tra maggio e settembre 2017.

 

 

5.Risorse umane

Un insegnante del Consiglio di Classe che accompagni i ragazzi nella prima settimana, per appurare la validità e funzionalità (il cui costo rientra nel finanziamento).

Le responsabili del progetto che seguano il progetto stesso e i contatti con l’agenzia FORTES Impresa Sociale di Vicenza che lo predispone e lo coordina.

Beni e servizi:

Sostituzione dell’insegnante che accompagnerà gli studenti la prima settimana di stage.

Il contributo UE comprende anche una partecipazione ai costi di personale di segreteria.

Alle famiglie potrà essere richiesto un piccolo contributo per integrare la parte di preparazione linguistica, se il finanziamento non fosse adeguato.